Descrizione
In queste pagine è la confessione di un figlio dei primi anni del secolo scorso che aderì con convinzione ed entusiasmo al Fascismo. E’ il travaglio, è la testimonianza di un adolescente, di un giovanissimo che come tanti altri trovò nel Fascismo la rispondenza ai suoi ideali, al suo empito di vita. Il Fascismo è un capitolo della storia d’Italia e come tale va studiato e spiegato e non condannato come un fenomeno assurdo e mostruoso. La storia ammette testimonianze sincere e non anatemi aprioristici. E’ un libro contro corrente se per corrente si intende quel fiume di volumi in cui gli autori hanno voluto pronunciare dei verdetti faziosi o peggio rivendicare abiure e tradimenti con la preoccupazione di farsene titoli di merito e rispolverare verginità impossibili per trarne vantaggi nei nuovi tempi.
Rivivono nel libro gli anni della guerra mondiale e del primo dopoguerra attraverso l’esistenza faticata di un povero studente piovuto dalla vicina provincia nel cuore di Roma il cui ritmo batteva ancora fra il Tevere e il Campidoglio, fra Via Giulia, il Ginnasio-Liceo Mamiani in Corso Vittorio Emanuele e L’Università nel Palazzo della Sapienza dietro Piazza Navona.
Alfredo Signoretti voleva fornire la sua personale testimonianza ad un periodo storico tanto discusso aspettando un clima di completo superamento dello spirito settario; purtroppo dopo vent’anni l’atmosfera è ancora avvelenata dagli antichi pregiudizi e perciò affida queste pagine soprattutto alla serenità di giudizio delle nuove generazioni quale retaggio di ideali, di aspirazioni, di problemi che, nati col secolo, si proiettano ancora nella vita e nell’avvenire della nostra adorata Italia.
Numero di Pagine: 182