Descrizione
Panfilo Gentile può essere considerato come un discepolo di Gaetano Mosca e di Vilfredo Pareto almeno nel senso che egli, secondo l’insegnamento di questi eminenti maestri, cerca di individuare la realtà che si nascondono dietro le coperture ideologiche ed istituzionali di superficie. Le moderne democrazie vorrebbero essere ideologicamente ed istituzionalmente un governo del popolo e per il popolo. Ma che cosa sono poi realmente nelle concrete formazioni storiche che le incarnano?
Sono, risponde Panfilo Gentile, delle oligarchie mai selezionate dai partiti che operano necessariamente una selezione della classe dirigente, chiudendo la porta ai migliori e aprendola ai peggiori. Sono delle oligarchie che, per accedere al potere, debbono gareggiare in demagogia e per conservarvisi debbono predisporre un pesante apparato di irregimentazione e di persuasione occulta degli elettori. Sono oligarchie che instaurano un regime di tessera e di politicizzazione faziosa di tutti gli organismi pubblici, dei quali hanno la direzione. Al sostantivo: democrazie, può quindi legittimamente accoppiarsi l’aggettivo: mafiose.
Panfilo Gentile espone queste sue ricerche con serenità, anche se è nel suo stile di non risparmiare i colpi in punta di penna. Sotto questo profilo gli studi dedicati in ultimo ai falsi profeti, Sartre e Marcuse, sono di un’eleganza polemica rara negli scrittori contemporanei.
Numero di Pagine: 149