Descrizione
Il 6 febbraio 1945, Robert Brasillach cadeva fucilato al Forte di Montrouge. Aveva appena gridato : « Vive la France » ! Uomo di pensiero e di brucianti passioni, poeta e romanziere, aveva dato intima adesione al fascismo non tanto per la sua ideologia, quanto — e lo ricorderà negli ultimi scritti dal carcere — per la poesia ed il giovanile lirismo che in esso aveva trovato; e mai, nemmeno davanti ai giudici, cui chiese non indulgenza ma stima, rinnegò quel che aveva creduto e quel che aveva amato.
Credeva nell’Europa, credeva indispensabile ad essa una profonda riconciliazione franco-tedesca; ed a quest’idea rimase fedele anche nella Francia occupata. Fu condannato a morte per il reato di collaborazione con il tedesco invasore; ma dopo pochi anni, della collaborazione franco-tedesca, fu acceso assertore colui che aveva voluto la condanna di Brasillach ed aveva respinto la domanda di grazia. Perché la memoria del giovane caro alla gioventù europea rimanesse viva oltre i preordinati silenzi, sorse nel 1948, a Losanna, I’« Association des Amis de Robert Brasillach », sotto i cui auspici sono state ripubblicate tutte le opere dello scrittore e più recentemente il grosso volume « Hommage à Robert Brasillach », in cui autori francesi, tedeschi, italiani, belgi e svizzeri parlano di Lui. Il libro che noi pubblichiamo in ricordo di Brasillach è costituito da una parte degli scritti apparsi in tale volume.
Numero di Pagine: 247