Descrizione
Paolo Isotta non è stato solo uno straordinario e arguto musicologo, è stato tantissimo di più. Difficile trovare una definizione esaustiva del suo valore. È stato un intellettuale a tutto tondo capace di raccontare attraverso la storia della musica atmosfere antropologiche, filosofiche e soprattutto sintetizzare la complessità di un’era. La sua scrittura era espressione di una cultura vastissima e profonda che spaziava dalla filosofia alla storia, al diritto, all’antropologia, alla teologia. Attingeva dovunque un uomo avesse seminato arte e bellezza.
Paolo Isotta ha sempre lottato contro le ingiustizie. Detestava la mediocrità, i saccenti e coloro che parlavano per verità rivelata. Ha sempre pensato in grande. Senza mai rinnegare le sue idee politiche, è riuscito, sin da giovanissimo, solo grazie alle sue capacità, a sfondare il muro dell’ostracismo. Non ha mai avuto corsie preferenziali. Anzi, a 30 anni era già un mito, soprattutto per le giovani generazioni.
Legatissimo a Napoli, considerava la cultura napoletana un faro di civiltà e aveva per il Teatro San Carlo una passione viscerale.
In questa pubblicazione ce lo raccontano amici, giornalisti, scrittori, uomini di Cultura e rappresentanti istituzionali, 22 testimoni del suo passaggio sulla Terra: Amedeo Laboccetta, Gaetano Manfredi, Carmine Santaniello, Antonio Palma, Antonio Bassolino, Pietrangelo Buttafuoco, Marcello Dell’Utri, Marco Demarco, Renato Farina, Vittorio Feltri, Marco Tullio Giordana, Lina Lucci, Maurizio Maddaloni, Gennaro Malgieri, Mario Rusciano, Gennaro Sangiuliano, Antonio Sasso, Vittorio Sgarbi, Stenio Solinas, Piero Sorrentino, Marco Travaglio e Marcello Veneziani.